Nell’articolo di oggi abbiamo scelto di condividere un interessante messaggio di Mario D’Ignazio, in merito alle apparizioni mariane riconosciute dalla Chiesa.

Le apparizioni mariane che sono state riconosciute dalla Chiesa

Fonti storiche certe affermano che la prima apparizione risale a Gregorio di Nizza (335 392) e consiste nella visione della Vergine da parte del vescovo greco Gregorio Taumaturgo nel 231 e, poi, nel Santuario del Pilar a Saragozza, invece, si dice che l’apostolo Giacomo, evangelizzatore della Spagna nell’anno 40. La Chiesa, ci fa sapere Mario D’Ignazio, ha riconosciuto ufficialmente quindici apparizioni:

·  Laus (Francia) 1664-1718, Benôite Rencurel;

·  Roma 1842, Alfonso Ratisbonne;

·  La Salette (Francia) 1846, Massimino Giraud e Melania Calvat;

·  Lourdes (Francia) 1858, Bernadette Soubirous;

·  Champion (Usa) 1859, Adele Brise;

·  Pontmain (Francia) 1871, Eugène e Joseph Barbedette, François Richer e Jeanne Lebossé; Gietrzwald (Polonia) 1877, Justine Szafrynska e Barbara Samulowska;

·  Knock (Irlanda) 1879, Margaret Beirne e diverse persone;

·  Fatima (Portogallo) 1917, Lucia Dos Santos, Francesco e Giacinta Marto;

·  Beauraing (Belgio) 1932, Fernande, Gilberte e Albert Voisin, Andrée e Gilberte Degeimbre; Banneux (Belgio) 1933, Mariette Béco;

·  Amsterdam (Olanda) 1945-1959, Ida Peerdemann;

·  Akita (Giappone) 1973-1981, Agnes Sasagawa;

·  Betania (Venezuela) 1976-1988, Maria Esperanza Medano;

·  Kibeho (Ruanda) 1981-1986, Alphonsine Mumereke, Nathalie Ukamazimpaka e Marie-Claire Mukangango.

Cosa significa riconoscimento ufficiale della Chiesa

Il mariologo Antonino Grasso, docente all’Istituto superiore di Scienze religiose di Catania, autore nel 2012 di Perché appare la Madonna? Per capire le apparizioni mariane (Editrice Ancilla) sostiene che “Significa che la Chiesa si è espressa favorevolmente attraverso dei decreti” e che “Secondo le norme emanate dalla Congregazione per la dottrina della fede nel 1978 la Chiesa demanda al vescovo l’esame dei fatti, con un’analisi accurata affidata a una commissione di esperti, dopo la quale sempre l’ordinario diocesano esprime un pronunciamento. A seconda della particolarità dell’apparizione e delle sue ‘ricadute’ può occuparsene anche una Conferenza episcopale o direttamente la Santa Sede”. A questo proposito i giudizi non tre: negativo (constat de non supernaturali-tate), attendista (non constat de supernaturalitate, anche se questa opzione non è contemplata nella normativa del 1978), positivo (constat de supernaturalite). Grasso aggiunge che “Un caso di pronunciamento negativo – dice Grasso – è quello che si è avuto lo scorso marzo, quando l’arcivescovo di Brindisi-Ostuni ha misconosciuto le apparizioni di cui si diceva protagonista un giovane del luogo” e che c’è anche una tipologia “intermedia” dove il vescovo non si espone in modo ufficiale sulle apparizioni mariane ma vede la “bontà” della devozione che comportano tali apparizioni e approva il culto. A Belpasso, arcidiocesi di Catania, sembra che la Vergine sia apparsa dal 1981 al 1986 e nel 2000 l’arcivescovo ha creato un Santuario diocesano in quel posto e ogni anno si celebra l’anniversario delle apparizioni mariane. Quelle riconosciute con certezza sono quella di Guadalupe in Messico e quella di santa Caterina Labouré a Parigi.