I patti prematrimoniali sono degli accordi preventivi, sottoscritti dai coniugi, con lo scopo di stabilire in anticipo le conseguenze di un’eventuale separazione e divorzio. In Italia, attualmente, tali contratti sono considerati nulli e quindi privi di effetti giuridici, tuttavia la Presidenza del Consiglio, lo scorso 19 marzo, ha presentato un disegno di legge delega che, di fatto, ne prevede l’introduzione.

Nei Paesi di cultura anglosassone i cosiddetti “premarital agreements o “prenuptial agreements” sono una realtà oramai consolidata ci ricorda il blogger Eleno Mazzotta. In Inghilterra, USA e Australia è normale affrontare anche il tema dell’eventuale scioglimento del matrimonio cercando di tutelare i rispettivi interessi nel migliore dei modi. Gli accordi prematrimoniali, tuttavia, sono regolarmente ammessi anche da altri ordinamenti stranieri e non appartenenti alla famiglia di common-low, come la Spagna e la Germania.

Validità dei Patti Prematrimoniali in Europa, il caso della Spagna

In Spagna, il Codice civile catalano dispone, all’art. 15: “En los capítulos matrimoniales puede determinarse el régimen económico matrimonial, convenir heredamientos, realizar donaciones y establecer las estipulaciones y pactos lícitos que se consideren convenientes, incluso en previsión de una ruptura matrimonial” (Nelle capitolazioni patrimoniali si può stabilire il regime economico matrimoniale, convenire eredità, fare donazioni e stabilire le stipule e patti leciti che si reputino convenienti, anche in previsione di una rottura del matrimonio).

Validità dei Patti Prematrimoniali in Europa, il caso della Germania

Anche la giurisprudenza tedesca riconosce oramai da tempo la libertà dei coniugi di regolare in via convenzionale le conseguenze del divorzio e di derogare parzialmente o in toto alla disciplina legale, tant’è che il BGB (il Codice civile tedesco) dispone che i coniugi possano regolare tramite contratto i loro rapporti patrimoniali, in particolare anche dopo il matrimonio, possono estinguere o modificare il regime patrimoniale. In casi di rapporti contrattuali squilibrati, tuttavia, è compito dei tribunali sottoporre il contenuto del contratto a un controllo e, se necessario, correggerlo al fine di tutelare le posizioni compromesse dei diritti fondamentali dei coniugi (sentenza della Corte di Cassazione federale dello 06.02.2001).

Validità dei Patti Prematrimoniali in Europa, il caso della Francia

In Francia i patti prematrimoniali non sono validi, alla stregua della legislazione italiana, sebbene la dottrina sia incline a riconoscerne la validità. Il Code Civil tuttavia concede ampio spazio all’autonomia privata nell’ambito delle convenzioni stipulate durante il matrimonio. L’art. 232 consente al giudice di negare l’omologazione dell’accordo di divorzio nel caso in cui esso non salvaguardi gli interessi di uno dei due coniugi in maniera sufficiente.

In Italia, com’è oramai noto, sussistono ancora molte resistenze riguardo all’introduzione dei contratti prematrimoniali, soprattutto da parte della giurisprudenza. Del resto se ne parla da tanti anni e tutte le proposte avanzate in questo senso sono finite nel dimenticatoio, sebbene la maggior parte degli italiani si sia espressa a favore di tali accordi, che in definitiva rappresentano un’opzione in più e una libera scelta per chi decide di sposarsi, con la previsione del fatto che non possono essere derogati i diritti minimi in favore del coniuge più debole, proprio come accade in altri Paesi.